Incontri del gruppo Girb con gli studenti romani su fauna selvatica e non solo

Roma non è la Savana. E certo, tra i Fori Imperiali e la Salaria, non si incontrano leoni o leopardi. Ma sono sempre più numerose le segnalazioni di avvistamenti di serpenti e le denunce per comportamenti aggressivi di alcuni cani. Così, per spiegare agli studenti romani cosa fare in caso di «incontri ravvicinati» con animali pericolosi, è iniziato un ciclo di lezioni che coinvolgerà 174 classi (elementari e medie) di 15 municipi. «Investiamo sui giovani perché possano apprendere la cultura del rispetto degli animali e acquisire presto – spiega l’assessore

all’Ambiente, Marco Visconti – comportamenti corretti per una sana convivenza uomo-animale».
Non potendo portare gli animali all’interno delle scuole, attraverso delle slide viene spiegato a questi ragazzi, che nell’80 per cento dei casi possiedono cani o gatti, «quali sono gli esemplari di cui avere paura e quali invece sono innocui – racconta Stefano Argiolas, del Girb (il Gruppo intervento rapido biodiversità) –. Gli spieghiamo come riconoscere le vipere. Gli diciamo che, 99 volte su 100, i serpenti che vengono avvistati a Roma sono bisce, una specie non pericolosa, protetta e utile perché elimina i topi».
Altri capitoli importanti sono i diritti e i doveri del proprietario di un cucciolo (che deve raccogliere le deiezioni dai marciapiedi), e il comportamento da tenere se durante la passeggiata ci si imbatte in un cane tutt’altro che socievole. «È importante che sappiano che non devono avvicinarsi ma indietreggiare, non devono correre o strillare, e soprattutto che non devono guardarlo negli occhi perché è un segnale di sfida – continua Argiolas –. E poi li sensibilizziamo ad adottare i cani ed i gatti direttamente dal canile o dal gattile comunale»

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