Corse ippiche clandestine sequestrati tredici cavalli

Cavalli dopati per farli correre più velocemente. Strade di campagna trasformate in piste, un vecchio ippodromo riportato in vita clandestinamente. E poi scommesse, per migliaia di euro, e un pubblico numeroso, fatto anche di bambini, che si spostava da un angolo all'altro del Salento per assistere alle corse illegali. È una realtà che mischia illeciti e maltrattamenti, quella portata alla luce dalla Procura di Lecce, tramite l'inchiesta denominata "Febbre da cavallo" che vede indagate tredici persone, considerate responsabili a vario titolo dell'organizzazione

delle corse. A loro gli agenti della Squadra mobile della Questura e del Corpo forestale hanno notificato altrettante informazioni di garanzia, su cui campeggiano le accuse di scommesse clandestine, maltrattamento e doping degli animali. Il blitz ha portato anche al sequestro di tredici cavalli, sette stalle nelle quali gli animali erano alloggiati, centinaia di pezzi di medicinali dopanti, attrezzature utilizzate per le gare, un'auto apripista e l'ippodromo di Scorrano.

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